NFT con la bandiera ucraina venduto per quasi 6 milioni di dollari per sostenere il paese devastato dalla guerra
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ieri alle 16:38, aggiornato ieri alle 16:41
Questa somma è stata donata all’associazione “Come Back Alive”, che sostiene le forze armate ucraine.
L’Ucraina ha richiesto donazioni e il 26 febbraio ha annunciato su Twitter la possibilità tramite criptovaluta. Questo mercoledì un NFT di bandiera ucraina è stato messo all’asta per quasi sei milioni di dollari. L’iniziativa è guidata da Nadya Tolokonnikova, membro del collettivo femminista Pussy Riot e oppositrice dichiarata di Vladimir Putin.
Questa bandiera ucraina virtuale ha attirato oltre 3.200 contributori, i quali hanno tutti ricevuto una quota dei token, in base al loro investimento. Secondo la CNN, gli acquisti andavano da 0,00001 ether (meno di 0,03 dollari) a 44 ether, corrispondenti a 116.380 dollari, secondo il prezzo attuale della criptovaluta Ethereum.
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Sei milioni di dollari sono stati donati all’associazione “Come Back Alive”, che sostiene le forze armate ucraine. Dal 2014 l’organizzazione fornisce loro, ad esempio, occhiali termici, droni di sorveglianza e tablet. Offre anche corsi “per operatori sanitari, tiratori, cecchini o analisti”.
La vendita, organizzata dall’associazione ucraina DAO, è avvenuta il 24 febbraio, poco dopo l’inizio dell’invasione russa. Sebbene l’NFT sia principalmente speculativo, la DAO ucraina “incoraggia” gli acquirenti a mantenere le proprie azioni “per ricordare i bisogni umanitari del nostro mondo”.
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